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Gli studiosi hanno operato una suddivisione delle vicende umane, dalle origini ai nostri giorni, ricomprendendole in due epoche distinte: Preistoria e Storia.
Quale elemento di separazione tra le due epoche, si è utilizzata l'invenzione della scrittura, che ha completamente trasformato la vita dell'uomo, consentendogli di tramandare ai posteri aspetti attinenti alla sua vita, come esperienze e costumi, il suo pensiero, la sua religiosità, e via discorrendo (segni, graffiti). Tuttavia, il fondamentale evento indicato, pur essendo una costante per tutti i popoli, presenta una marcata asincronia, nel senso che a popoli che raggiungono tale tappa evolutiva "precocemente", fanno riscontro altri che, al contrario, arrivano "tardivamente" alla meta. Pertanto, per alcune civiltà la storia si fa iniziare dal 5000 A.C., per altre dal 3000 A.C., mentre, per altre ancora, occorre aspettare molto di più.
La Preistoria è quell'arco di tempo lunghissimo (più di 3 milioni di anni) che inizia con l'apparizione dell'uomo sulla terra e termina, come anticipato, con l'invenzione della scrittura. Si è soliti suddividere la Preistoria nelle seguenti età:
1) Paleolitico, o età della pietra antica o rozza, che va dalle origini
dell'uomo fino a circa 20000 anni fa;
2) Mesolitico, o età della pietra media, da 20000 a 10000 anni fa;
3) Neolitico, o età della pietra nuova o levigata, dal 10000 al 4000
A.C.;
4) Eneolitico, o età del rame, dal 4000 al 3000 A.C.;
5) Età del bronzo, dal 3000 al 1000 A.C.;
6) Età del ferro, dal 1000 A.C..
La Storia viene tradizionalmente suddivisa nelle seguenti età:
1) Età antica, dal 5000-3000 A. C. circa, alla caduta dell'Impero
Romano d'Occidente (476);
2) Età medioevale, dal 476 alla scoperta dell'America (1492);
3) Età moderna, dal 1492 alla Rivoluzione francese (1789);
4) Età contemporanea, dal 1789 ai nostri giorni.