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Andretta

Andretta, il cui centro storico è dominato dalla cuspide del campanile della Chiesa Madre dedicata a Santa Maria Assunta

Andretta

Sopra un ameno colle, su cui si distende, in posizione assai ventilata che rende l'aria saluberrima, in posizione di dominio della Valle dell'Ofanto, Andretta è un centro agricolo di montagna, il cui territorio, fertilissimo, produce cereali ed uva da vino. In tempi recenti, sono state avviate alcune attività piccolo-imprenditoriali (vestiario, arredamento) che assorbono anche forza lavoro dei paesi del circondario. Il tipico panorama delle aree preappenniniche è coperto anche da boschi e piccole valli solcate da diversi corsi d'acqua, tributari del fiume Ofanto, i torrenti Sarda, Mulino e Orata. Il territorio andrettese è letteralmente una "miniera" di reperti archeologici, risalenti ad epoche remotissime. Diverse sono le fonti, tra cui famosa è quella dei Pioppi, una sorgente d'acqua ferruginosa. L'abbondanza di verde ed acque spiega la numerosità della selvaggina, da ammirare e non sparare! Dal punto di vista paesaggistico notevole è il Belvedere Airola e caratteristico è il Presepe Permanente realizzato sulla rupe ovest di detto Monte. In passato, da diverse cave di pietra veniva estratto il materiale utilizzato per la realizzazione di tanti edifici andrettesi, pubblici e privati. Andretta, condivide con altri paesi dell'Irpinia il dramma dell'emigrazione, originariamente verso le Americhe (Stati Uniti, Canada, Argentina), successivamente verso la Svizzera, ed in tempi più recenti verso il Nord Italia. Ciò, unitamente al crollo demografico, ha fortemente ridotto la popolazione residente.

Dati essenziali: con una superficie di 4361 ettari, a 850 metri di altezza ed a 65 chilometri da Avellino, Andretta patisce una tendenza demografica drammaticamente negativa, che ha ridotto i residenti del 24% nell'ultimo decennio. Purtroppo, a peggiorare le cose hanno contribuito l'isolamento del paese e la tremenda emigrazione. I dati statistici sono spietati: dai circa 5000 abitanti del 1836, si è scesi ai 4183 a fine XIX secolo, fino ai poco più che 2300 Andrettesi attuali (nel 1275 gli abitanti erano circa 150, nel 1277 erano 120 e nel 1278 erano 140). Se anticamente il primo Protettore era S. Michele Arcangelo ed il secondo era S. Antonio da Padova, festeggiato all'inizio di settembre ed il terzo era S. Filomena, che si festeggiava l'ultima domenica di agosto, oggi il Santo Protettore di Andretta è S. Antonio, in sostanza, promosso rispetto al passato. Tra i protettori del paese si ricordano anche S. Rocco e S. Pasquale Baylon (17 maggio), anche se vi è chi ritiene che S. Erberto (20 agosto) abbia, in passato, svolto un importante ruolo. Tanti gli altri eventi, che soprattutto d'estate allietano il ritorno degli emigrati, tra cui ricordiamo la Fiera dell'Incoronata (ultima domenica aprile), Fiera della Madonna del Mattino (ultimi sabato e domenica maggio), la Fiera di S. Giovanni (23 e 24 giugno), la Festa della Madonna dell'Assunta (15 agosto), la Festa della Madonna dell'Immacolata (8 dicembre). Il mercato si tiene la domenica. Andretta si raggiunge da Avellino percorrendo la Strada Statale Ofantina, deviando verso Andretta dopo aver superato Conza della Campania seguendo la Strada Statale 91. La strada ferrata, con la nuova stazione di Conza-Andretta-Cairano, distante dal paese costituisce un'alternativa teorica, visto che stiamo parlando di un ramo secco delle Ferrovie dello Stato.

Già si è detto dei boschi e della copiosità delle acque, sia fluviali che sorgentizie e del Monte Airola. In aggiunta, ricordiamo che il territorio di Andretta è costellato da montagne, tra cui ricordiamo il Monte Serrone (784 metri s.l.m.), che delimita il territorio comunale a meridione, il Monte Mattine (868 metri s.l.m.), confine occidentale comunale, il Monte Mattina (875 metri s.l.m.) nell'area settentrionale di Andretta. La zona del Torrente Orata ha formato oggetto di un'azione di rimboschimento denominata "Ripaspaccata". In passato, il suolo andrettese forniva pietra da gesso di qualità mediocre, mentre, il sottosuolo disvelava depositi di torba.

La nostra visita guidata, partendo dalla remotissima storia di Andretta, dopo aver trattato del Castello, dedica molto spazio agli edifici religiosi: la Chiesa Madre di S. Maria Assunta, la Chiesa dell'Annunziata, la Chiesa del Carmine, la Chiesa dell'Incoronatella, il Santuario della Stella Mattutina e le altre Chiese. Il personaggio più illustre che sia nato ad Andretta è senza dubbio Francesco Tedesco, a cui Andretta ha dedicato una statua, una piazza ed una strada. Degli edifici signorili, ci ha colpito particolarmente il Palazzo Di Guglielmo. La corposa visita guidata comprende anche l'Obelisco delle Croci, le Fontane, l'interessante Museo della civiltà contadina e dell'artigianato, il Monumento ai Caduti, il Monte Airola, celebre per l'omonimo Belvedere da cui si gode uno splendido panorama, ed infine, una Galleria di immagini.