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La nuova urbanizzazione di Melito Irpino, che fu creata su di un'altura pianeggiante in Contrada Fontana Marotta dopo il disastroso terremoto del 1962, è completamente avvolta da una folta e bella pineta.
L'attuale sito venne ritenuto più sicuro di quello vecchio e dista circa due km da quello originario.
Il nuovo paese ha una conformazione geometrica assai precisa, che vede il suo punto gravitazionale nel Corso Italia, la strada principale.
Si tratta di una via rettilinea, al cui lato si sono sviluppate attività commerciali e di ristorazione, che sfocia nella piazza centrale che rappresenta il terminale delle corriere da e per Melito Irpino.
La nuova chiesa di S. Egidio si trova al centro della piazza centrale del nuovo paese.
E' una struttura moderna dalle linee interessanti, particolarmente per quanto attiene al campanile.
Al lato destro della chiesa è stata collocata una statua, mentre sul lato sinistro e posteriormente è stato creato un giardino.
Di fronte alla nuova chiesa di S. Egidio, si trova una moderna fontana dalle linee originali, che viene attivata nei giorni di festa.
Alle spalle della fontana, l'edificio sulla destra ospita la locale scuola elementare, mentre il complesso di colore giallo ubicato sulla sinistra è sede di numerose attività, tra cui la biblioteca comunale.
Ripercorrendo a ritroso il Corso Italia, volgendo le spalle alla piazza principale, dopo aver camminato per circa duecento metri, si raggiunge Piazza degli eroi adornata dal monumento ai Caduti, davanti al quale giace anche un cannone della Prima guerra mondiale.
A lato della piazza, ha sede l'ufficio postale di Melito Irpino.
Il Municipio, ospitato nella piccola ed originale palazzina di cui alla foto, è ubicato in posizione centralissima e strategica, affacciandosi sulla strada principale, il Corso Italia, e fiancheggiando la Piazza degli eroi, dove è posto il monumento ai caduti.
Al lato della palazzina, c'è la già ricordata sede del locale ufficio postale.
Alle spalle del monumento ai caduti, alla fine della piazza degli eroi, c'è una terrazza panoramica, su cui sono stati piantati degli alberi di olivo.
Ciò sottolinea il profondo legame con la terra e con la cucina contadina, celebrata sia da note trattorie che da sagre e feste di piazza, che rianimano il paese d'estate, quando molti melitesi emigrati all'estero fanno ritorno al borgo natio.
Infine, lasciando alle spalle il Municipio, tornando sul Corso Italia e procedendo in direzione opposta rispetto alla piazza principale, sul lato destro troviamo questa graziosa chiesa, dai tratti davvero originali, sovrastata da una croce e prospiciente una piazzetta.
Non lontano da tale chiesa, si snoda la strada che porta al vecchio paese abbandonato.