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Storia

Antico insediamento Hirpino (circa IV sec. A.C.), divenne "Municipium" romano, in ragione della sua posizione che ne consentiva un'agevole difesa. Tale periodo è testimoniato da diversi ritrovamenti archeologici.

Fu sotto i Longobardi che Montella assunse importanza e crebbe dimensionalmente, diventando il centro di un'importante ed ampio Gastaldato.

Già dominio dei Ruffo, dei d'Aquino, dei Cavaniglia e dei Doria d'Angri, che furono suoi Signori fino all'abolizione dei diritti feudali (1806), Montella vide una parte degli abitanti prendere parte ai moti risorgimentali.

Dopo l'unità d'Italia (1861), il borgo irpino patì il fenomeno del brigantaggio.

Montella diede i natali al poeta Rinaldo d'Aquino (1221), al naturalista Sebastiano Bartoli (1629), al giurista e ministro bonapartista Michelangelo Cianciulli (1734), ai patrioti Filippo Capone (1821) e Scipione Capone (1825), al filologo Giulio Capone (1863) ed allo storico Francesco Scandone (1868), a cui è dedicata una strada nel Capoluogo Avellino.

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