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Chiesa S. Maria Costantinopoli

La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli La lapide in latino sul portale in pietra della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli Si tratta di un edificio religioso caratterizzato da una facciata in stile barocco. Siamo in presenza, tuttavia, di una riedificazione, visto che nel tempo la Chiesa venne ricostruita, ripetutamente restaurata ed ampliata.

La struttura originaria risaliva al XIII secolo, anzi forse ad epoca precedente, visto che già esisteva nel 1285.

Nel XVII secolo (1602) e nel XVIII secolo (1768) vi furono lavori d'ampliamento, i quali ultimi portarono la Chiesa al massimo del suo splendore. A tale periodo, precisamente al 1730, risale la sua elevazione a Parrocchiale, visto che quella di S. Vito era divenuta inagibile.

Una lapide situata sul portale d'ingresso in pietra fornisce utili indicazioni su quanto abbiamo appena detto:

"TEMPLUM
MARIAE VIR. DE COSTANTINOPOLI
NOMINE AC TUTELA AVGVSTVM
ET DIVAE LUCIAE MARTIRIS INVICTAE
PATROCINIO VENERANDVM
ANNO MDLXXVII ERECTUM
PATRONATUS
CIVIVM PLATEAE MONTISAVREI
RVDE ET AEVITATE FATISCENS
EX EIVS TEMPLI REDDITIBVS
IPSI OB RELIGIONEM PIETATIS
ITERATO
EXAEDIFICANDVM EXORNNDVMQ
CVRAVERVNT AN MDCCLXVIII
AD MNIS LAVRENTII CASERTA".

A causa della sopravvenuta fatiscenza dell'edificio religioso esistente al 1577, alla citata data del 1768, la Chiesa venne adornata e profondamente ristrutturata, se non addirittura ricostruita.

All'interno, si segnalano l'altare maggiore (che secondo il rogito del 16 settembre 1779, stilato dal Notaio Giacomo Moavero, venne realizzato, su disegno di Francesco Palumbo, da Gaspare Lambierto, per 800 Ducati pagati da Don Michele d'Agostino, Governatore della Chiesa), su cui domina il dipinto della Madonna di Costantinopoli, affreschi e manufatti in marmo, una serie di dipinti del XVIII secolo di Giovan Battista De Mari, che ritraggono la Madonna del Rosario con S. Domenico, S. Caterina e S. Biagio, una Cantoria in legno dorato.

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