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Emigrazione

La dispersione nel mondo e la frammentazione degli emigrati Santantangiolesi è il dato che caratterizza e differenzia il fenomeno migratorio Santangiolese dal resto degli Irpini.

Infatti, mentre gli emigrati degli altri paesi Irpini individuarono delle mete ben precise, vi si trasferirono, riproducendo degli aggregati che replicassero il paese di origine, i Santangiolesi sono emigrati ovunque, disperdendosi, data loro la ridotta consistenza numerica nei vari posti che hanno eletto a loro nuova residenza.

La migrazione di massa iniziò verso il 1950, quando S. Angelo all'Esca contava quasi tremila abitanti, prevalentemente agricoltori. Purtroppo, l'esigua estensione del territorio comunale, non consentiva di sfamare tante bocche. Ciò causò un esodo "biblico" ed i Santangiolesi emigrarono in Argentina (Buenos Aires), Venezuela (Caracas, Macaibo, Barcelona, Barquisimeto), negli Stati Uniti (New York, Florida, Illinois), Canada (Hamilton, Windsor), Australia (Canberra, Melbourne), Svizzera, Germania, Francia, Belgio, Inghilterra (Londra).

Ogni comunità Santangiolese all'estero, nonostante l'esiguità numerica, ha tuttavia mantenuto vivi i contatti con il paese di origine, ricevendo regolarmente la rivista "La voce del paese", continuando a tornare regolarmente al borgo natio, soprattutto quelli residenti in Europa, che alle elezioni locali hanno un forte peso sulle traballanti maggioranze, continuando a perpetuare la cucina tipica Santangiolese (pasta con formaggi e resti del pasto del giorno precedente), e, soprattutto, mantenendo l'attaccamento al Santo Patrono, S. Michele Arcangelo, la cui statua è sempre presente nelle chiese di questi emigrati.

La tecnologia ha contribuito ulteriormente a rinsaldare i legami con il paese di origine, visto che l'email è utilizzatissima, data la sua immediatezza ed economicità, come pure i vari siti internet dedicati all'Irpinia in generale ed a S. Angelo all'Esca in particolare, tra cui speriamo risulti utile anche www.irpinia.info.

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