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Storia

Il rinvenimento di alcune tombe in zone elevate ma non lontane dall'attuale centro di Rotondi, conferma la frequentazione del suo territorio in epoche remote, sia al tempo dei "Samnites", che in loco dovevano essere Hirpini o Caudini, che dei Romani.

Le origini del vero e proprio borgo medioevale sono incerte. Solo al 1245, risalgono i primi documenti in cui si fece riferimento al "Castrum Rotondorum", il Castello della famiglia feudataria de Rotundis (fino al 1400), di cui, in località Campuri, restano porzioni di una torre ed il borgo ristrutturato.

Successivamente, feudatari di Rotondi furono i Della Leonessa, i Carafa ed i Caracciolo, Marchesi di Sant'Erma.

Con l'abolizione dei diritti feudali durante la dominazione francese, il feudo divenne Comune, facente parte del Mandamento di Cervinara, unitamente a S. Martino Valle Caudina, nell'ambito del Principato Ultra.

Rotondi diede i natali a Luciano Vaccariello, autore di diverse opere, ben voluto dai suoi concittadini per iniziative nel campo sociale, Sindaco nel 1885 e nel 1887, assassinato da Diodato Lanni, condannato a trent'anni di galera il 26 aprile 1893.

Alla questione etimologica relativa all'origine del nome del paese, abbiamo implicitamente già fatto riferimento, nel senso che, come già detto, il nome "Rotondi", discenderebbe dal "Castrum Rotondorum" o dalla famiglia feudataria de Rotundis.

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